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Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - RIPARTI
Riparto parziale tra domande tempestive e tardive
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Giovanni Longobardi
Torre Annunziata (NA)31/07/2018 09:04Riparto parziale tra domande tempestive e tardive
Salve,
a causa del ritardo di quantificazione delle spese di giustizia non ho potuto ancora effettuare un riparto parziale. Ora mi ritrovo con stato passivo esecutivo delle domande tempestive, e a breve sarà tenuta l'udienza per l'esame delle tardive.
Conviene attendere anche l'esito di tale ultimo esame ovvero procedere con un riparto parziale? Nella determinazione del riparto, le domande tempestive hanno diritto ad essere pagate prima delle tardive, oppure in sede di riparto valgono esclusivamente i gradi di privilegio ad esse attribuite a prescindere dalla tempestività/tardività della domanda?
Grazie. Cordiali saluti.-
Zucchetti SG
Vicenza01/08/2018 09:46RE: Riparto parziale tra domande tempestive e tardive
I creditori ammessi in via tempestiva e quelli ammessi in via tardiva formano un'unica massa del passivo da soddisfare secondo l'ordine delle preferenze stabilite dalla legge. Il fatto che i creditori tardivi (come i super tardivi) siano ammessi (poco o molto) tempo dopo che sia stato dichiarato esecutivo lo stato passivo delle domande tempestive può determinare che all'atto dell'ammissione sia stato già effettuato un riparto in favore dei creditori tempestivi. Questa situazione è regolata dall'art. 112 l.f., per il quale "I creditori ammessi a norma dell'articolo 101 concorrono soltanto alle ripartizioni posteriori alla loro ammissione in proporzione del rispettivo credito, salvo il diritto di prelevare le quote che sarebbero loro spettate nelle precedenti ripartizioni se assistiti da cause di prelazione o se il ritardo è dipeso da cause ad essi non imputabili".
Come si vede questa norma implica che ad ogni riparto partecipano tutti i creditori ammessi al passivo, indipendentemente dal fatto che siano ammessi in via tempestiva, tardiva o super tardiva, seguendo la graduazione di legge, sicchè, se lei non fa subito un riparto e attende l'ammissione tardiva, al riparto che farà dopo tale evento parteciperanno tutti i creditori ammessi. Se, invece, ora fa un riparto prima della decisione sulle tardive, è chiaro che a questo riparti i tardivi non ancora ammessi non possono essere tenuti presenti, ma al secondo riparto parteciperanno anche i creditori ammessi tardivamente, i quali in primo luogo percepiranno la percentuale che i creditori di pari grado percepiscono nello stesso riparto; ossia se con il secondo riparto paga il 20% ai dipendenti, questa quota va attribuita sia ai dipendenti ammessi in via tempestiva che a quelli ammessi in via tardiva. Inoltre l'art. 112 consente ai dipendenti (come a tutti i creditori muniti di titolo di prelazione (quindi ipotecari, pignoratizi e privilegiati) di percepire anche le quote che sarebbero loro spettate nel precedente riparto (per esempio la percentuale del 30% attribuita ai lavoratori dipendenti nel primo riparto), sempre, però, nei limiti delle disponibilità residue, in modo da ricevere- sempre che le liquidità lo consentano, asattamente quanto già attribuito ai creditori di pari grado ammessi tempestivamente e già considerati nel primo riparto. Di conseguenza, i crediti ammessi in via tardiva, se preferenziali, vanno inclusi nel primo riparto (che preveda la soddisfazione dei creditori di quel rango) successivo all'ammissione e vanno considerati, in un primo momento, autonomamente, per attribuire ad essi la quota eventualmente assegnata ai creditori di pari grado nei riparti precedenti all'insinuazione tardiva, e poi vanno inseriti, per la parte residua, nel riparto in corso nel grado di competenza.
Lo stesso meccanismo va seguito per i crediti chirografari, alla condizione però che il ritardo non sia imputabile al creditore, altrimenti (in caso di ritardo imputabile) perdono quanto eventualmente attribuito agli altri chirografari nei precedenti riparti e vanno inseriti per intero nel riparto in corso tra i chirografari.
Zucchetti SG srl
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