Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - LA LEGGE FALLIMENTARE

MANCATO VERSAMENTI DECIMI

  • Massimo Schiavi

    Martinsicuro (TE)
    02/07/2019 18:04

    MANCATO VERSAMENTI DECIMI

    Buonasera
    in una società per azioni fallita risulta dal bilancio il mancato versamento dei decimi relativi al capitale sociale sottoscritto alcuni anni fa.
    A Vs. giudizio il curatore è obbligato ad inoltrare richiesta ai soci al fine dell'ottenimento del versamento dei decimi mancanti.

    Grazie
    Distinti Saluti
    • Zucchetti SG

      Vicenza
      02/07/2019 19:45

      RE: MANCATO VERSAMENTI DECIMI

      Si tratta di un credito che il curatore è tenuto a valutare e cercare di riscuotere, anche perché in tal caso l'art. 150 appronta una tutela diretta e immediata, dando al curatore di rivolgersi, anche senza l'assistenza di un legale, al giudice delegato per far emettere un decreto ingiuntivo a carico dei soci che ancora debbono effettuare i versamenti del capèitale. Dispone infatti l'art. 150 che "Nei fallimenti delle società con soci a responsabilità limitata il giudice delegato può, su proposta del curatore, ingiungere con decreto ai soci a responsabilità limitata e ai precedenti titolari delle quote o delle azioni di eseguire i versamenti ancora dovuti, quantunque non sia scaduto il termine stabilito per il pagamento" aggiunge poi al secondo comma che "Contro il decreto emesso a norma del primo comma può essere proposta opposizione ai sensi dell'articolo 645 del codice di procedura civile".
      Zucchetti Sg srl .
      • Orlando Nazzaro

        Montesarchio (BN)
        28/11/2022 14:07

        RE: RE: MANCATO VERSAMENTI DECIMI

        fallimento novembre 2001 - vecchio rito
        subentro precedente curatore e, per puro caso, mi accorgo che il capitale sociale è pari a 10.000 € versato per 1.500 ( in verità il capitale sociale , sul camerale è espresso ancora in lire, quindi : £ 20.000.000 , versato £ 6.000.000 )
        posso inoltrare la procedura ex art. 150 atteso che dalla sentenza ad oggi sono decorsi ventidue anni??
        Grazie.
        • Zucchetti SG

          Vicenza
          29/11/2022 19:25

          RE: RE: RE: MANCATO VERSAMENTI DECIMI

          E' pacifico che il diritto azionabile ai sensi dell'art. 150 l. fall. di versamento delle quote di capitale sottoscritto rientri nella previsione dell'art. 2949 c.c., applicabile a tutti quei diritti che derivano dalle relazioni che si istituiscono fra i soggetti dell'organizzazione sociale in dipendenza diretta con il contratto di società e con le situazioni determinate dallo svolgimento della vita sociale; pertanto il periodo prescrizionale è di cinque anni.
          Il punto critico è stabilire da quale data decorre detto periodo di prescrizione. Secondo una versione, considerato che quando non è determinato il tempo in cui la prestazione deve essere eseguita, il creditore può esigerla immediatamente (art.1183 c.c.), la società e per essa l'amministratore avrebbe potuto pretendere l'adempimento dal giorno stesso della costituzione della società o di delibera di aumento di capitale, per cui la prescrizione inizia a decorrere da quella data; secondo altra versione il termine incomincerebbe a decorrere dalla data della dichiarazione di fallimento. Le due tesi muovono da diverse premesse. Per la prima, il curatore del fallimento, nel formulare la proposta al giudice delegato affinché emetta ingiunzione di pagamento nei confronti dei soci a responsabilità limitata ed ai precedenti titolari delle quote o delle azioni per i versamenti ancora dovuti e nel resistere successivamente nel relativo giudizio di opposizione, agisce "utendo iuribus"" del fallito, per cui la richiesta di pagamento poteva essere effettuata dalla società, nel mentre la seconda muove dalla premessa che il diritto azionabile dal curatore non sia lo stesso che già esisteva nella società per cui il diritto diventa esercitabile con l'apertura del fallimento.
          La cassazione con una decisione risalente (Cass. 05/05/1988, n. 3324), ma mai contraddetta, ha affermato che "L'obbligo di conferimento, assunto dal socio di una società in accomandita semplice con l'atto costitutivo, integra un debito verso la società, non verso gli altri soci, che persiste per tutta la durata del rapporto sociale. Ne consegue che il diritto della società di pretendere l'adempimento di tale debito, anche quando venga esercitato dal curatore del fallimento con la speciale procedura monitoria contemplata dall'art. 150 della legge fallimentare, è soggetto a prescrizione solo a partire dalla data della cessazione del rapporto sociale".
          E' evidente che se si seguono le prime due versioni fornite, il diritto del fallimento, anche se dovesse la prescrizione iniziare a decorrere dalla data dello stesso, sarebbe ampiamente prescritto; anzi sarebbe trascorso non solo il termine breve di cui all'art. 2949 c.c., ma anche quello ordinario decennale. Se, invece si segue la tesi della Cassazione il decreto ex art. 150 l.fall. potrà essere emesso nei confronti dei soci che sono ancora tali e di quelli receduti da meno di cinque anni.
          In una situazione del genere è facilmente prevedibile che, agendo ex art. 150 l. fall. gli ingiunti faranno opposizione e solleveranno inevitabilmente l'eccezione di prescrizione (peraltro ben giustificata dall'inerzia del precedente curatore per così lungo tempo), per cui la causa, dall'esito incerto, non sarà definibile in tempi brevi e prorogherà ulteriormente la chiusura del fallimento essendo difficile ricorrere alla chiusura anticipata trattandosi di una procedura vecchio rito. In ogni caso, vanno valutate le effettive possibilità di recupero in caso di vittoria.
          Zucchetti SG srl