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prededuzione tributi locali

  • Nicola Fiameni

    Crema (CR)
    28/05/2019 12:39

    prededuzione tributi locali

    Buon Giorno,
    si verifica questa fattispecie in una domanda di ammissione allo stato passivo:
    l'ENTE pubblico (Comune) chiede l'ammissione al privilegio di imposte non versate (IMU e TASI) , oltre sanzioni e interessi, scadute a dicembre 2018, senza specificare a quale privilegio si fa riferimento.
    Si precisa che il fallimento è stato dichiarato nel mese di ottobre 2018, in consecuzione di un concordato preventivo risolto per inadempimento, tale concordato aveva avuto inizio nel mese di agosto del 2014, in coincidenza del deposito della domanda di ammissione alla procedura.
    Preciso ulteriormente che le somme scadute a dicembre 2018 per IMU e TASI, si riferiscono in parte ad immobili già venduti dal concordato preventivo e in parte ad immobili ancora non venduti ed immessi nel fallimento.
    Si chiede se sia corretta la richiesta del privilegio da parte dell'ENTE, anche senza specifica di quale privilegio, e se invece non sarebbe stata corretta la collocazione nelle prededuzioni in quanto somme relative ad immobili venduti in corso di procedura e quindi da versare dopo la vendita dei beni.
    Grazie
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      06/06/2019 22:30

      RE: prededuzione tributi locali

      Trattandosi di debiti maturati nel corso della precedente procedura concordataria, sono dovuti in prededuzione, di conseguenza si applica l'art. 111-bis l.fall.: non essendo contestati nè per collocazione nè per ammontare non è necessaria l'ammissione al passivo, e "possono essere soddisfatti ai di fuori del procedimento di riparto se l'attivo è presumibilmente sufficiente a soddisfare tutti i titolari di tali crediti".

      Se non si verificano tali condizioni, verranno pagati in sede di riparto.