Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - PASSIVO E RIVENDICHE

Insinuazione al passivo di un dipendente / contributi non versati al Fondo pensione

  • Vittorio Comerci

    Mestre (VE)
    12/03/2019 10:02

    Insinuazione al passivo di un dipendente / contributi non versati al Fondo pensione

    Un dipendente, nella persona di un legale, presenta insinuazione al passivo del fallimento, oltre che per TFR e retribuzioni, anche per contributi non corrisposti dal datore di lavoro al Fondo Pensione "Solidarietà Veneto", chiedendo per tutte le voci, il privilegio ex art. 2751 bis c.c., n. 1.
    Ritenuto inopinabile che il suddetto privilegio vada riconosciuto sia per il TFR che per le retribuzioni, si chiede se per i contributi non versati al Fondo Pensione sia corretto assegnare il privilegio richiesto dal lavoratore, ovvero se si debba riconoscere il privilegio ex art. 2754 c.c..
    Si chiede, inoltre, se detto privilegio possa essere richiesto dal lavoratore dipendente o se debba essere, invece, richiesto dallo stesso Fondo Pensione, che dovrà quindi presentare insinuazione al Passivo.
    Grazie,
    dott. Vittorio Comerci
    • Zucchetti SG

      Vicenza
      12/03/2019 20:58

      RE: Insinuazione al passivo di un dipendente / contributi non versati al Fondo pensione

      Dopo iniziali dubbi si va consolidando l'idea che sia il lavoratore l'unico soggetto legittimato attivamente ad esperire un'azione giudiziale volta ad ottenere il versamento dei contributi previdenziali omessi in favore del Fondo di previdenza complementare prescelto in quanto, poiché il rapporto previdenziale complementare – a differenza del sistema pensionistico obbligatorio - non risponde al principio di automaticità della prestazione, l'omesso versamento dei contributi da parte del datore di lavoro e, per l'effetto, l'omesso accantonamento delle quote di TFR da parte del Fondo pensionistico, si ripercuote negativamente, in maniera diretta e concreta, sul lavoratore, unico interessato a beneficiare della prestazione previdenziale e destinatario dei seguenti pregiudizi.
      Ammessa la legittimazione del dipendente, questi può sicuramente chiedere il privilegio di cui all'art. 2751 bis, n. 1 c.c., perché questi, con l'adesione alla previdenza complementare, opera una vera e propria delegazione al datore di lavoro avente per oggetto il versamento dei contributi ai fini del TFR nei confronti del Fondo di previdenza complementare prescelto e, a sua volta, il datore di lavoro si impegna a trattenere i contributi dovuti a titolo di TFR e, successivamente, versarli al fondo di previdenza complementare. In tal modo, una parte del TFR del dipendente viene trasferito al fondo di previdenza complementare, che accumula -per conto dell'aderente- i contributi versati dal datore di lavoro ed assume l'obbligo di custodirli, gestirli, accantonarli ed incrementarli (sub specie rendimenti di gestione) nei modi e termini concordati.
      Zucchetti SG srl