Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - VARIE

Certificazioni unica errata ai dipendenti.

  • Vincenzo Falivelli

    BOLOGNA
    08/05/2015 10:58

    Certificazioni unica errata ai dipendenti.

    Buongiorno,
    chiedo consigli su come comportarmi in merito al problema delle certificazioni uniche dei dipendenti trasmesse con dati errati dalla società allora in bonis. Nel caso specifico, la società ha trasmesso le C.U. comprensive delle mensilità non percepite dai dipendenti.
    Ora, in prossimità della scadenza del termine per il deposito delle domande tempestive, sono stato contattato dai dipendendi con la richiesta di procedere alla rettifica della C.U. poichè, oltre all'insinuazione in sè per sè, tale irregolarità andrebbe ad incidere sul modello "730 precompilato" nel momento della denuncia dei redditi.
    Premesso che il fallimento della società è intervenuto lo scorso 15 di marzo (quindi successivamente alla data prevista per l'adempimento fiscale), Vi chiedo se il curatore sia obbligato a rettificare le C.U. o potrebbe "liquidare" tale ulteriore grattacapo informando i dipendenti di procedere alla modifica del 730 precompilato (e in caso di accertamento dell'Agenzia delle Entrate, presentare come giustificativo l'ammissione allo stato passivo del fallimento per le somme non riscosse).
    Grazie.
    Cordiali saluti
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      28/05/2015 13:37

      RE: Certificazioni unica errata ai dipendenti.

      Non ci pare assolutamente nè dovuto, nè possibile, che il Curatore effettui nuovamente un adempimento già effettuato dall'imprenditore in bonis, per di più quando il relativo termine è scaduto prima della dichiarazione di fallimento.

      Per tutelare i legittimi interessi dei dipendenti, la soluzione ipotizzata nel quesito ci pare assolutamente ragionevole: al di là della formalità del 730 precompilato, il contribuente ha diritto di predisporre la propria dichiarazione dei redditi sulla base dei dati reali (e dovrà ovviamente essere in grado di dimostrare che lo sono) e non dei dati eventualmente erronei comunicatigli da chi gli ha corrisposto compenso soggetti a ritenuta alla fonte.

      Riteniamo peraltro che la questione della possibile emersione di contestazioni in sede di controllo sarà molto presumibilmente scongiurata dalla presentazione del Mod. 770 con i dati corretti: l'incrocio fra le dichiarazioni dei dipendenti e quella del datore di lavoro viene infatti effettuata non sulla base delle certificazioni uniche, bensì del Mod. 770.

      Infine, in tal caso sarà possibile che l'Agenzia rilevi la discrepanza fra quanto indicato nelle comunicazioni uniche e quanto indicato nel Mod. 770, ma sarà agevole per il Curatore spiegare l'accaduto.
      • Grazia Viciguerra

        Pizzighettone (CR)
        09/05/2016 15:35

        RE: RE: Certificazioni unica errata ai dipendenti.

        Buongiorno,
        mi unisco alla discussione chiedendo un parere in merito alla situazione in cui mi trovo: fallimento dichiarato il 31/03/2016, dopo la scadenza dell'invio delle certificazioni uniche.
        Il consulente del lavoro, che ha rimesso il proprio mandato in data 20/08/2015, su richiesta degli ex amministratori in data 11/04/2016 ha inviato le Certificazioni Uniche, inconsapevole dell'intervenuto fallimento.
        La società a luglio 2015 ha cessato l'attività chiudendo la partita iva.
        Inoltre gli amministratori hanno già consegnato una parte di certificazione ai dipendenti che ne hanno fatto richiesta.
        Il consulente del lavoro mi ha dichiarato di aver effettuato le certificazioni nell'incertezza della veridicità dei dati, non avendo a disposizione informazioni corrette e complete.
        Ora io mi chiedo se, essendo state inviate in ritardo e dopo la dichiarazione di fallimento, devo chiedere la rigenerazione e relativo reinvio indicadomi quale legale rappresentante, modificando la data dell'impegno e la denominazione in "in fallimento", pur nella consapevolezza della possibilità che i dati indicati siano errati oppure, essendo già state inviate, non intervenire e terminare la distribuzione delle certificazioni ai dipendenti che non l'hanno ancora ricevuta.
        Ringraziando saluto cordialmente.
        • Stefano Andreani - Firenze
          Luca Corvi - Como

          26/05/2016 17:42

          RE: RE: RE: Certificazioni unica errata ai dipendenti.

          Come detto in altri interventi su questo Forum in tema di C.U. e Mod. 770 relativi all'anno antecedente quello del fallimento, l'organo amministrativo della società fallita non perde la legittimazione ad adempiere a tali formalità, che anzi è bene sia esso ad effettuare, dato che è quantomeno assai dubbio che competano al Curatore.

          Nel caso in esame, pertanto, il Curatore non deve nè può intervenire in modifica delle C.U. sottoscritte e inviate dall'organo amministrativo.

          Nell'interesse dei dipendenti e della regolarità nell'effettuazione di tali adempimenti, riteniamo sia invece suo dovere fare quanto nelle sue possibilità perché nel Mod. 770, che anch'esso è bene sia sottoscritto e trasmesso dall'organo amministrativo, siano indicati dati corretti (anche se difformi dalle C.U.), così da evitare problemi in primo luogo ai dipendenti e in secondo luogo alla procedura stessa, qualora essi divergano da quanto emergerà in sede di esame delle istanze di ammissione al passivo.
          • Cristina Gaffurro

            Bologna
            10/07/2018 17:32

            RE: RE: RE: RE: Certificazioni unica errata ai dipendenti.

            Buonasera,
            mi trovo nella medesima situazione. Mi chiedo però in tal caso come procedere per l'ammissione all'attivo visto che le CU indicano in quantum come se fosse percepito. Il patronato non sa come effettuare le ammissioni visto le CU riportanti dati difformi, e soprattutto per quanto concerne gli assegni familiari e la cassa integrazione non percepita che, essendo evidenziata nelle CU, sostiene il patronato che non possa essere richiesta in anticipo a INPS.
            Tenendo conto che per quanto sia le sanzioni per la presentazione "errata " delle CU dovrebbero essere accollate a chi materialmente le ha elaborate senza tenere conto della situazione e che avrebbe dovuto avere competenza e accortezza per elaborarle, competenza in buste paghe e contributi che non sempre un curatore possiede.
            Per cui a tale riguardo non so proprio come comportarmi.

            Grazie.
            • Stefano Andreani - Firenze
              Luca Corvi - Como

              24/07/2018 21:02

              RE: RE: RE: RE: RE: Certificazioni unica errata ai dipendenti.

              In sede di ammissione al passivo il dipendente, come tutti i creditori, deve dimostrare il suo credito, sulla base dell'inquadramento e delle modalità di svolgimento del rapporto di lavoro, e delle conseguenti buste paga elaborate dal datore di lavoro.

              La CU è solo un riepilogo spesso, come in questo caso, priva di valore probatorio.

              Conseguentemente il lavoratore, e per suo conto il patronato o il legale, chiederà ciò che ritiene gli sia dovuto, detratto ciò che ha percepito, allegando la documentazione probatoria, in primis le buste paga.

              Il Curatore verificherà se nei suoi conteggi il lavoratore ha tenuto conto di tutto quanto ha percepito, e se gli risulterà che egli abbia percepito importi ulteriori rispetto a quelli indicati nella domanda ridurrà conseguentemente l'importo del quale proporre l'ammissione.

              Se invece emergesse che il lavoratore deve avere ulteriori importi, ovvero ha percepito meno di quanto dichiara, non potrà rettificare in aumento la domanda per non incorrere in ultra petitum.


              Diversa e completamente indipendente è invece la questione delle sanzioni per errori e omissioni nella predisposizione e/o trasmissione delle CU: se il consulente del lavoro, pur disponendo dei dati necessari (e su questo, in periodo prefallimentare, non giureremmo ...) ha commesso errori, certamente potrà essere chiamato a rispondere del relativo danno.
              • Francesco Iritale

                L'Aquila
                28/09/2023 10:38

                RE: RE: RE: RE: RE: RE: Certificazioni unica errata ai dipendenti.

                Mi trovo di fronte al seguente problema. Devo procedere al riparto di somme ai lavoratori dipendenti per crediti di lavoro ante fallimento (per il Tfr, è stato anticipato e si è surrogato l'Inps).

                Tali compensi sono stati stati certificati tramite CU dal Consulente del Lavoro prima del fallimento.

                Secondo il Vostro parere, è necessario procedere a certificare ,(tramite l'emissione di nuove CU), il compenso percepito da ciascun lavoratore nel piano di riparto o trattandosi di compensi già certificati e quindi già riportati in dichiarazione dei redditi non è necessario?

                E di conseguenza, è necessario applicare la ritenuta al 23%, (come di prassi fa il Curatore), o in questo modo si duplica l'imposizione? (Si presume che se il consulente ha inviato le CU, le stesse sono state riportate dai lavoratori nelle rispettive dichiarazioni dei redditi negli anni passati).

                Grazie, cordiali saluti
                • Stefano Andreani - Firenze
                  Luca Corvi - Como

                  28/09/2023 16:02

                  RE: RE: RE: RE: RE: RE: RE: Certificazioni unica errata ai dipendenti.

                  Dato che il Curatore effettua ora il pagamento, la certificazione unica deve essere rilasciata ora, relativamente agli importi pagati.

                  Se in precedenza la fallita, o il suo consulente del lavoro, hanno rilasciato certificazioni uniche errate, non è questione che deve né può risolvere ora lui.

                  Per quanto riguarda le conseguenze in capo ai dipendenti, purtroppo quelle ci sono già state, e comunque avrebbe dovuto essere loro cura contestare all'epoca le certificazioni errate.