Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - RIPARTI

Credito iva parcella compenso curatore

  • Fabio Farina

    Vicenza
    12/07/2018 17:18

    Credito iva parcella compenso curatore

    Buongiorno,
    si chiede la vostra opinione in merito ai due punti seguenti, tenendo in considerazione che la procedura si trova in fase di predisposizione del riparto finale:

    - è possibile registrare nel 2017 la parcella del compenso curatore e utilizzare il credito iva che ne deriva per compensare nel 2018, dopo la presentazione della dichiarazione iva e con ravvedimento, le ritenute fiscali dei dipendenti e la stessa ritenuta maturata sul compenso del curatore?

    - è possibile utilizzare il credito verso l'erario per le ritenute maturate sugli interessi attivi, a seguito della presentazione della dichiarazione dei redditi della procedura, per compensare, con ravvedimento, le ritenute fiscali dei dipendenti?

    Grazie per l'attenzione.
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      20/07/2018 11:37

      RE: Credito iva parcella compenso curatore

      Alla prima domanda la risposta è certamente positiva, a condizione ovviamente che il Curatore emetta la fattura nel 2017 e relativamente a tale anno essa venga registrata fra gli acquisti del fallimento: genererà credito IVA in dichiarazione utilizzabile in compensazione nei termini e con le modalità ordinarie.


      Negativa è invece la risposta alla seconda domanda, per due motivi:

      - in primo luogo, come già scritto in altri interventi su questo Forum, ci lascia estremamente perplessi che, pur se "a fin di bene", il Curatore, pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, vìoli consapevolmente una norma di legge (quella che stabilisce il termine per il versamento delle ritenute fiscali) e poi sani tale comportamento illegittimo avvalendosi del ravvedimento operoso

      - in secondo luogo, e con peso ancor maggiore, la dichiarazione dei redditi relativa al c.d. maxi-periodo fallimentare viene presentata dopo che il fallimento è chiuso, quando il Curatore ha pertanto perso ogni legittimazione ad agire in tale suo ruolo se non per gli adempimenti da effettuare appunto dopo la chiusura della procedura (dichiarazione dei redditi e ultima dichiarazione IVA, se la posizione IVA era ancora aperta): far rientrare in tale "ultrattività" dei suoi poteri la possibilità di effettuare un ravvedimento operoso ci pare un forzatura eccessiva.