Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - RIPARTI

Riparto masse attive soci: tempistica

  • Giovanni Trapanese

    Ancona
    02/09/2019 10:21

    Riparto masse attive soci: tempistica

    Buongiorno,

    mi ritrovo in questa particolare situazione. Fallimento di una SNC con la seguente situazione:

    - Massa societa (massa 00) : attivo 0
    - Massa socio A (massa 01): attivo 100
    - Massa socio B (massa 02): attivo 90.

    Gli attivi delle due masse personali derivano in buona parte dalla vendita di un bene immobile la cui proprietà era divisa 50/50 fra i due soci.
    Su tale bene immobile (rectius: su entrambe le quote indivise) grava un'unica ipoteca per il medesimo debito personale di entrambi i soci (mutuo), regolarmente riconosciuta in sede di stato passivo in entrambe le masse.
    Sulla quota di proprietà indivisa del socio A (massa 01) grava inoltre privilegio ex art. 2770 cod.civ. a favore di 4 creditori persone fisiche che, per primi, avevano pignorato la quota.
    Sulla quota di proprietà indivisa del socio B (massa 02) grava invece privilegio ex art. 2770 cc a favore di altro creditore person a giuridica che, per primo, ha pignorato tale quota.

    Vorrei ora procedere ad un primo riparto parziale, ma mi si pongono alcune questioni.

    a) mi pare evidente (salvo sviste clamorose) che io debba procedere a due distinti riparti parziali, uno dalla massa 01 e uno dalla massa 02. Nessun riparto dalla massa 00 (società), ovviamente.
    Ho già visto che (correttamente) Fallco ribalta nelle due masse, fra i creditori ammessi a riparto, anche quelli sociali.
    Ovviamente non vengono ribaltati quelli per i quali (per varie ragioni) era stato "flaggata" l'opzione "esclusione debiti società su soci".

    b) superata la questione a), procedo quindi al progetto di riparto dalla massa 01 a favore dei creditori ex art. 2770 cc e quindi dell'ipotecario.
    Intendo invece prudenzialmente accantonare la massa attiva libera.
    Avevo quindi pensato di preparare contestualmente anche il progetto di riparto della massa 02, con previsione di pagamento in favore del creditore ex art. 2770 cc e dell'ipotecario, e quindi di depositarli insieme. Questo perchè l'ipotario è lo stesso, e mi sembrava logico procedere così.

    Mi viene però un dubbio legato alla tempistica.
    Ovviamente (e correttamente) nella massa 02 Fallco decurta quanto l'ipotecario percepisce dal riparto di 01, trattandosi del medesimo credito, questo anche se (ovviamente) il riparto della massa 01 non è stato ancora nè reso esecutivo né materialmente eseguito.
    Mi chiedo allora: non conviene forse presentare prima il progetto di riparto della massa 01, attendere quantomeno che venga reso esecutivo, e poi presentare il progetto di riparto della massa 02 ?
    In questo modo eventuali problemi, contestazioni o osservazioni al progetto di riparto della massa 01 non avrebbero ripercussioni su altro progetto di riparto già depositato (massa 02), e soprattutto quest'ultimo non evidenzierebbe la percezione di somme che, in realtà, non è ancora avvenuta.
    Grazie come sempre.
    • Zucchetti SG

      Vicenza
      03/09/2019 20:28

      RE: Riparto masse attive soci: tempistica

      Corretto il pagamento prima dei privilegiati ex art. 2770 c.c. e poi degli ipotecari. Quanto a questi è opportuno seguire la strada da lei indicata, ma con qualche correttivo. E' chiaro, infatti che i due soci sono debitori solidali verso la banca perché, come lei dice, è stata iscritta ipoteca su entrambe le quote indivise dell'immobile in comproprietà dei due soci "per il medesimo debito personale di entrambi i soci (mutuo), regolarmente riconosciuta in sede di stato passivo in entrambe le masse". La banca, quindi, è stata ammessa al passivo, posto per ipotesi che il suo credito fosse di 150, per questo importo nel passivo del socio A e per lo stesso importo nel passivo del socio B. Di conseguenza quando lei procede al riparto del socio A, e attribuisce alla banca 100 (non prendiamo in considerazione per semplicità di conteggi il pagamento dei privilegiati ex art. 2770 c.c.) paga 75, che corrisponde alla parte del proprio debito e 25 che corrisponde alla parte del debito del socio B, e questa quota il socio A deve ricuperarla, agendo in regresso. Data la situazione non vi è bisogno di una nuova insinuazione, ma è sufficiente che nel riparto del socio B inserisca la banca per le residue 50 non pagate (150 iniziali- 100 pagate con il riparto del socio A) ed il fallimento del socio A per 25, soddisfacendo prima la banca.
      Alla fine i conti tornano perché la banca viene soddisfatta del suo intero credito e, contemporaneamente viene fatta la divisione interna tra i due condebitori solidali, fermo restando che l'attivo recuperato dal fallimento del socio A, una volta pagata la banca, rimane a disposizione degli altri creditori.
      Zucchetti SG srl