Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - COMPOSIZIONE CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO

Dichiarazioni fiscali liquidazione crisi sovraindebitamento

  • Andrea Dino Avogadro

    Cremona
    30/10/2018 08:50

    Dichiarazioni fiscali liquidazione crisi sovraindebitamento

    Stimati colleghi
    sono stato nominato liquidatore in una crisi da sovraindebitamento ex art 14-ter (liquidazione del patrimonio).
    I sovraindebitati sono una società semplice agricola e i due soci illimitatamente responsabili, con cessione dei beni dei soci (terreni e stalle) e della società (attrezzature).

    Vi pongo alcune questioni:

    1) Per la cessione dei terreni e stalle non genero plusvalenze imponibili in quanto acquistati dai soci da oltre 5 anni. E' corretto?

    2) Per la cessione delle attrezzature di prorpietà della società (diciamo completamente ammortizzate) genero plusvalenze imponibili poi in capo ai soci?

    3) Per quanto concerne invece il discorso dichiarativi fiscali (unico, irap, iva, ecc...) sia dei soci che della società gli obblighi di redazione e trasmissione cadono sul liquidatore o sui singoli debitori? A mio avviso nessun obbligo fiscale ricade sul liquidatore, in quanto saranno i singoli soci e società a presentare in autonomia (e a loro spese) le dichiarazioni fiscali obbligatorie per legge. E' corretto il mio ragionamento?

    Grazie mille per la collaborazione
    Avogadro

    • Andrea Dino Avogadro

      Cremona
      12/11/2018 11:59

      RE: Dichiarazioni fiscali liquidazione crisi sovraindebitamento

      Gentilissimo staff mi permetto di sollecitare una risposta al mio quesito se possibile.

      Grazie
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      13/11/2018 14:12

      RE: Dichiarazioni fiscali liquidazione crisi sovraindebitamento

      Per quanto riguarda la terza domanda, in assenza di qualsiasi disposizione specifica siamo d'accordo sul ritenere che nessun onere di carattere tributario possa gravare sul liquidatore.


      Per quanto riguarda la prima, trattandosi di beni di privati, le eventuali plusvalenze in sede di cessione di terreni agricoli, quali parrebbero essere dal quesito, e fabbricati acquisiti da oltre 5 anni, non hanno rilevanza fiscale.


      Per quanto riguarda la seconda, la risposta dipende dalla metodologia di determinazione del reddito della società, e quindi dei soci di essa:

      a) se è stata esercitata l'opzione per la determinazione con il metodo catastale ex art. 32 del T.U.I.R., le plusvalenze non hanno alcuna rilevanza reddituale; a ciò si aggiunga che l'art. 1, comma 44. della Legge 11/12/2016 n. 232 ha esonerato tali soggetti da qualsiasi imposizione diretta per il triennio 2017/2019

      b) se invece non è stata esercitata tale opzione e quindi si applicano le regole del reddito d'impresa, la questione non è assolutamente chiara, dato che in assenza di qualsiasi disposizione specifica non si sa se si applichino o meno, per analogia, le disposizioni dettate per le procedure concorsuali dall'art. 88 T.U.I.R. o addirittura, come sostiene qualcuno, quelle specifiche per il fallimento e la liquidazione coatta amministrativa di cui all'art. 183 T.U.I.R. .
      Personalmente ci lascia sempre assai perplessi l'applicazione analogica di norme tributarie, soprattutto se agevolative, ma non possiamo che segnalare che la questione è assolutamente aperta.


      Tornando infine sull'ipotesi di cessione di terreni edificabili di proprietà dei soci, ci pare che sostenere che si applichi per "doppia analogia" alla liquidazione del patrimonio di persone fisiche l'esenzione dettata dall'art. 88 T.U.I.R. per le procedure concorsuali di imprenditori commerciali, pur se astrattamente ipotizzabile per omogeneità, sia decisamente eccessivo; riteniamo quindi che in tal caso l'eventuale plusvalenza sia fiscalmente imponibile.