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Aggiudicazione immobile non appreso dalla procedura e relativi adempimenti fiscali

  • Ombretta Toldo

    Treviso
    15/05/2018 12:55

    Aggiudicazione immobile non appreso dalla procedura e relativi adempimenti fiscali

    Alla data del fallimento su un immobile di proprietà della società fallita era pendente una esecuzione immobiliare. Il creditore fondiario veniva ammesso al passivo del fallimento. La procedura fallimentare non acquisiva l'immobile all'attivo ed interveniva nella procedura esecutiva. In considerazione del fatto che il prezzo base fissato per il quarto esperimento d'asta era inferiore ai crediti ammessi al passivo, la procedura fallimentare, ottenute le relative autorizzazioni, depositava atto di rinuncia all'intervento.
    Preciso che il compendio immobiliare oggetto di pignoramento è costituito da un immobile strumentale categoria catastale C1 ed un immobile ad uso abitativo Cat. A3. Ora il professionista delegato mi informa che gli immobili sono stati aggiudicati in un unico lotto ad una ditta individuale.
    Dal momento che non ho individuato una norma che disciplina in modo specifico l'applicazione dell'imposta sul valore aggiunto alle cessioni conseguenti all'effettuazione di vendite giudiziarie o di vendite effettuate da curatori fallimentari dei beni (espropriati o appresi dalla procedura fallimentare), domando se la procedura fallimentare, per il tramite del professionista delegato, debba emettere fattura di vendita,inconsiderazione del fatto che l'immobile non è stato appreso all'attivo. Se sì, posto che la fattura dovrebbe essere esente IVA Art. 10 comma 1 nr 8 bis e nr. 8 ter, come si deve procedere con le relative registrazioni contabili della predetta fattura posto che il credito verso l'aggiudicatario non verrà chiuso e che non sto realizzando alcun attivo da imputare in conto economico?

    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      16/05/2018 21:41

      RE: Aggiudicazione immobile non appreso dalla procedura e relativi adempimenti fiscali

      In presenza di un immobile di valore comunque non irrisorio, non ci è chiaro cosa significhi che "Il creditore fondiario veniva ammesso al passivo del fallimento", è stato depositato "atto di rinuncia all'intervento", e "l'immobile non è stato appreso all'attivo". Nè ci è chiaro se "non sto realizzando alcun attivo" significhi che oltre all'immobile in questione non vi è altro attivo.

      Se abbiamo ben inquadrato la questione, le conseguenze ci parrebbero essere:

      - il creditore fondiario rimane comunque ammesso al passivo e parteciperà al riparto, riterremmo per l'intero, in chirografo non esistendo nell'attivo il bene su cui esercitare il privilegio ipotecario

      - l'immobile non fa parte dell'attivo, quindi le sue vicende sono estranee alla procedura; il delegato alla vendita emetterà la fattura e verserà l'IVA

      - il Curatore non registrerà tale fattura, trattandosi di operazione estranea alla procedura (ciò non configurerà evasione di IVA, che sarà stata regolarmente versata, e potrebbero tutt'al più emergere una o più violazioni formali: mancata inclusione nella dichiarazione annuale, mancata inclusione nello spesometro)

      - le spese di procedura finiscono a carico dell'Erario, compreso il compenso al Curatore, che verrà liquidato ai minimi non esistendo attivo fallimentare.

      Ma, ripetiamo, la questione ci pare anomala e temiamo di non averla inquadrata correttamente; anche perché, se l'immobile fosse stato ordinariamente appreso all'attivo, pur senza intervenire nell'esecuzione il Curatore ci risulta potrebbe (avrebbe potuto?) considerare il ricavato della vendita come attivo fallimentare, far calcolare su di esso il suo compenso, e in sede di riparto imputare al creditore fondiario quota delle (se non c'è altro attivo, tutte le) spese di procedura, compreso appunto il suo compenso.

      Siamo quindi a disposizione, qualora ci vengano forniti maggiori elementi, a riconsiderare la questione e dare una risposta meno dubbiosa e dubitativa.