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Omessa dichiarazione Iva annuale e riporto credito

  • Domenica Cristina Tripaldi

    Potenza
    22/09/2021 12:39

    Omessa dichiarazione Iva annuale e riporto credito

    Buongiorno,
    sono stata nominata curatore di un fallimento (srl) il 29/5/2021.
    Devo presentare il modello Iva2021 (anno 2020) ed il mod. 74 bis.
    L'ultima dichiarazione iva presentata dalla fallita è quella relativa all'anno 2018 e reca un credito di imposta di euro 7.371,00 riportato in detrazione/compensazione.
    La dichiarazione per l'anno 2019 è stata omessa.
    Dovendo presentare il modello per l'anno 2020 posso riportare il credito iva 2018 anche se la dichiarazione 2019 è stata omessa, oppure devo presentare una domanda di rimborso "atipico" per l'anno 2018 ed elaborare la dichiarazione per l'anno 2020, come pure la 74bis , a zero?
    Ringrazio e saluto
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      08/10/2021 09:55

      RE: Omessa dichiarazione Iva annuale e riporto credito

      Se il fallimento è stato dichiarato il 29/5/2021 il termine per la presentazione della dichiarazione annuale IVA relativa all'anno 2020 era già spirato, e il Curatore di conseguenza non deve (né, riteniamo, possa) presentarla. Deve quindi essere presentato il solo Mod. 74-bis.

      Come chiarito da costante giurisprudenza della Suprema Corte (fra altre Cass 9091/2021, 28962/2020, 14055/2020) qualora il contribuente sia in grado di dimostrare la spettanza del credito, lo stesso può essere riportato alla prima dichiarazione successiva presentata.
      • Ilaria Guerra

        Modena
        28/02/2022 23:01

        RE: RE: Omessa dichiarazione Iva annuale e riporto credito

        Buonasera
        mi collego a questa discussione per avere un vostro parere in merito all'omessa indicazione del credito iva da una certa dichiarazione annuale Iva in poi. Preciso che la società è fallita nel 2011. Fino alla dichiarazione Iva del 2016 il credito anno precedente è stato riportato , mentre dall'anno 2017 non è stato indicato e cosi anche per gli anni successivi.
        Nel 2021 sono stati venduti beni immobili, di cui ora mi trovo a dover versare l'iva.
        Come posso recuperare il credito Iva non indicato dal 2017 in poi per riportarlo fino al 2020 e 2021 e poi utilizzarlo in compensazione come credito iva del 2021, per compensare l'iva a debito da versare per gl'immobili venduti?
        Grazie
        Ilaria Guerra
        • Stefano Andreani - Firenze
          Luca Corvi - Como

          07/03/2022 16:06

          RE: RE: RE: Omessa dichiarazione Iva annuale e riporto credito

          Rispetto al caso esaminato nell'intervento precedente vi sono, se abbiamo ben compreso la fattispecie concreta descritta nel quesito, due differenze:
          - non siamo in presenza di dichiarazione omessa, ma di dichiarazioni presentate senza riportare il credito dall'anno precedente
          - le dichiarazioni omesse sono più di una.


          La prima differenza sarebbe non rilevante se in realtà non offrisse forse la soluzione, come vedremo più avanti, dato che il principio stabilito dalle sentenze citate, e da quelle che citeremo più avanti, è che se il credito esiste ed è dimostrato, non rileva se la dichiarazione successiva è stata omessa; sulla base di tale principio, riteniamo che ciò non possa non valere se la dichiarazione è stata presentata ma carente dell'indicazione del credito: dato che si tratta di prevalenza della sostanza sulla forma, quale che sia l'errore formale non riteniamo abbia particolare importanza.


          Ben più rilevante è la seconda differenza, perché le fonti giurisprudenziali che le sentenze ricordate nell'intervento precedente citano e su cui si basano sono due, quella comunitaria e quella interna, e purtroppo non dicono esattamente la stessa cosa:

          a) la fonte comunitaria sono le decisioni della Corte di Giustizia CE nelle cause C-95/07 e C-96/07 del 8/5/2008, nelle quali si afferma che "il principio della neutralità fiscale impone che l'inosservanza da parte di un soggetto passivo delle formalità imposte da uno stato membro, in applicazione delle disposizioni comunitarie succitate, non può privarlo del suo diritto alla detrazione, mediante l'annotazione a credito nella dichiarazione di imposta, ferma restando l'eventuale sanzione per l'inosservanza di tali obblighi"

          b) la fonte interna sono la sentenza 20120/2018 e le due sentenze "gemelle" delle Sezioni Unite n. 17757 e 17758 del 8/9/2016:

          - la prima enuncia il seguente principio di diritto:: "il credito Iva maturato nell'anno in cui la dichiarazione annuale risulta omessa può comunque essere computato in detrazione, al più tardi, con la dichiarazione relativa al secondo anno successivo a quello in cui il diritto alla detrazione è sorto".

          - le seconde affrontano una questione diversa, la legittimità del recupero dell'imposta in questione in sede di controllo automatizzato e non di accertamento e, dopo aver dichiarato corretto l'operato dell'Ufficio ("In fattispecie di omessa presentazione della dichiarazione annuale IVA, è consentita l'iscrizione a ruolo dell'imposta detratta e la consequenziale emissione di cartella di pagamento, ben potendo il fisco operare, con procedure automatizzate, un controllo formale che non tocchi la posizione sostanziale della parte contribuente") proseguono dichiarando che è comunque "fatta salva, nel successivo giudizio d'impugnazione della cartella, l'eventuale dimostrazione a cura del contribuente che la deduzione d'imposta, eseguita entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione relativa al secondo anno successivo a quello in cui il diritto è sorto, riguardi acquisti fatti da un soggetto passivo d'imposta, assoggettati a IVA e finalizzati a operazioni imponibili".

          È evidente la differenza fra la posizione interna e quella comunitaria , perché la prima afferma, e ribadisce, che la detrazione è legittima solo "entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione relativa al secondo anno successivo a quello in cui il diritto è sorto", limite temporale che la Corte di Giustizia non menziona né a nostro avviso parrebbe consentire.

          E siamo proprio nel caso in esame: da un lato la giurisprudenza comunitaria che parrebbe consentire il "recupero" del credito senza limiti (ovviamente salvi, riteniamo, quelli prescrizionali), dall'altro la giurisprudenza interna che invece pone un limite, nel caso in esame ampiamente separato.

          In punta di diritto, data la diretta applicabilità della normativa comunitaria in tema di IVA, diremmo che il credito è utilizzabile in detrazione, nella pratica temiamo che siano molto forti le probabilità che ne nascano contestazioni e un contenzioso dall'esito incerto, e dalla durata certamente poco compatibile con le esigenze di celerità della procedura fallimentare.


          Una soluzione potrebbe però giungere, come già anticipato, dalla prima differenza indicata più sopra: il fatto che (se abbiamo ben compreso il caso pratico in esame) le dichiarazioni siano state presentate ma senza l'indicazione del credito, consente di ipotizzare la presentazione di dichiarazioni integrative di tutte esse (se pendono ancora i termini per farlo), sanando l'omissione.

          In alternativa, ovvero se tale procedura fosse in sede di controllo ritenuta non praticabile, rispetto a confidare sulla diretta attuazione della giurisprudenza comunitaria, personalmente propenderemmo per la richiesta di rimborso, che ha tempi non brevissimi, ma certo inferiori a tre gradi di giudizio che, chiedendo la diretta applicazione dei principi comunitari, ci pare assai probabile si debbano affrontare.
          • Ilaria Guerra

            Modena
            08/03/2022 23:07

            RE: RE: RE: RE: Omessa dichiarazione Iva annuale e riporto credito

            Buonasera
            si tratta della prima ipotesi, ossia di dichiarazioni iva annuali sempre presentate regolarmente, ma per mera dimenticanza il credito iva dall'anno d'imposta 2017 , non è stato riportato.
            Da quanto mi sembra di capire, presentando le dichiarazioni integrative, dovrei riuscire a portare avanti il credito iva , fino al 2021
            Grazie
            Ilaria Guerra
            • Stefano Andreani - Firenze
              Luca Corvi - Como

              13/03/2022 15:05

              RE: RE: RE: RE: RE: Omessa dichiarazione Iva annuale e riporto credito

              Come scritto, non possiamo ovviamente garantire che l'Agenzia non solleverà eccezioni, ma ci pare la soluzione più semplice, ragionevole ed economica (sia come costo finanziario che come tempistica).

              Le altre strade potranno eventualmente essere percorse se questa venisse contestata dall'Ufficio.