Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - PASSIVO E RIVENDICHE

fallimento società di fatto

  • Mario Barone

    san giorgio a cremano (NA)
    12/09/2019 12:53

    fallimento società di fatto

    Vengono dichiarati due fallimenti:
    1) PRIMO FALLIMENTO: il Tribunale dichiara il fallimento di TIZIO – quale titolare della ditta individuale.
    2) SECONDO FALLIMENTO: successivamente, il medesimo Tribunale dichiara ex art. 147 lf il fallimento della società di fatto tra TIZIO e CAIO (socio occulto del primo).
    Ora, vengo al quesito: i creditori – già ammessi al passivo del primo fallimento – essendo creditori anche della società di fatto, possono essere ammessi al passivo del secondo fallimento? Sarei orientato a rispondere positivamente, anche in considerazione del fatto che un problema di doppio pagamento potrebbe porsi in sede di riparto.
    Ad ogni modo, un Vostro parere aiuterebbe non poco il Curatore.
    Grazie.
    • Zucchetti SG

      Vicenza
      12/09/2019 19:18

      RE: fallimento società di fatto

      Questa problematica si presenta ogni volta che, dopo la dichiarazione di fallimento di un imprenditore individuale, si ritenga che l'impresa sia riferibile ad una società di cui il fallito è socio illimitatamente responsabile, per cui va dichiarato il fallimento di questa società di fatto nonché il fallimento del o degli altri soci facenti parti della società (nel suo caso Caio), e non anche dell'originario imprenditore per il solo fatto che egli è stato già dichiarato fallito. Nel suoi caso, quindi, lei si trova a gestire il fallimento della sdf tra Tizio e Caio e i fallimenti personali di Tizio e di Caio.
      A questo punto bisognerebbe scrivere ai creditori della sdf ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 92 l.f., nonché ai creditori personali di Tizio e di Caio. Tuttavia, poiché alcuni sono stati già ammessi al passivo del fallimento di Tizio e nell'assoluto silenzio della legge in proposito, la comunicazione ai creditori sociali già insinuati potrebbe essere del seguente tenore:
      La invitiamo a precisare se il credito già insinuato al passivo del fallimento di Tizio sia di natura personale o attenga all'attività commerciale, nel qual caso il curatore provvederà a trasferire il credito nel passivo della società, senza necessità di ulteriore domanda di insinuazione, ferma restando l'ammissione al passivo personale di Tizio, che risponde illimitatamente dei debiti sociali. In caso di mancato riscontro alla presente provvederà il curatore a selezionare tra i crediti già ammessi quelli sociali e quelli personali, trasferendo i primi anche al passivo della società.
      Non è del tutto formalisticamente corretto, ma è l'espediente che si utilizza in questi casi, per evitare che i creditori presentino altra domanda di insinuazione, la cui necessità farebbero fatica a comprendere.
      Zucchetti SG srl