Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - PASSIVO E RIVENDICHE

Insinuazioni al passivo professionista e lavoratori dipendenti

  • Lorenzo Lorini

    Firenze
    08/10/2021 10:06

    Insinuazioni al passivo professionista e lavoratori dipendenti

    Buongiorno,
    sono a richiedere il Vs. illustre parere in merito ad alcune questioni inerenti domande di insinuazione al passivo pervenute da lavoratori dipendenti e un professionista, riguardo a una procedura fallimentare per la quale sono stato nominato Curatore.

    1) Un professionista ha presentato domanda di insinuazione al passivo per prestazioni eseguite negli ultimi mesi precedenti al fallimento. Ha allegato alla domanda lettera d'incarico professionale, da cui tuttavia non risulta la prova della data certa, e un avviso di parcella che presenta una data successiva a quella dell'apertura della procedura.
    E' possibile ammettere il credito anche se l'avviso di parcella è datato successivamente all'apertura della procedura?
    Se sì, ritenete corretta l'ammissione in chirografo, stante l'assenza di prova di data certa per la lettera d'incarico?

    2) Alcuni dipendenti hanno presentato domanda insinuazione al passivo per il trattamento di fine rapporto non erogato dall'impresa.
    L'insinuazione è stata presentata chiedendo l'ammissione in privilegio "per la somma netta di euro..........., oltre rivalutazione monetaria e interessi legali......", probabilmente perché vi sono stati nel tempo dei pagamenti parziali fatti dall'impresa.
    La formula utilizzata per richiedere l'ammissione al passivo, indicando specificatamente che si tratta di somme nette, mi può consentire di rideterminare le somme dovute al lordo e ammetterle in tal senso allo stato passivo?
    Oppure mi devo attenere al dato strettamente letterale, potendo ammetterle solo per la somma netta, senza possibilità di rideterminazione?

    Grazie della Vs. gentile collaborazione e cordiali saluti.
    • Lorenzo Lorini

      Firenze
      15/10/2021 17:27

      RE: Insinuazioni al passivo professionista e lavoratori dipendenti

      Buonasera,
      sono a richiederVi gentilmente un Vs. cortese e competente riscontro al quesito sottoposto.
      Vi ringrazio per la gentile collaborazione e mi scuso per il disturbo.
      Cordiali saluti.
    • Zucchetti SG

      Vicenza
      18/10/2021 19:59

      RE: Insinuazioni al passivo professionista e lavoratori dipendenti

      Ci dispiace non averle risposto immediatamente, come è nostro costume , ma evidentemente la domanda si era persa in uno dei passaggi tra le varie sezioni competenti.
      Quanto al professionista, la redazione della parcella in data successiva alla dichiarazione di fallimento è del tutto irrilevante in quanto ciò che conta è che la prestazione sia stata espletata in data anteriore a tale evento.
      La mancanza della data certa della lettera di incarico diventa rilevante se tale lettera costituisce l'unico elemento da cui desumere che l'incarico sia antecedente al fallimento; mancando tale certezza il credito non sarebbe opponibile al fallimento per cui il credito dovrebbe essere escluso e non degradato al chirografo. Tuttavia, poiché, la certezza della data di un documento ha lo scopo di dimostrare che quel documento è stato redatto in epoca anteriore al fallimento, ma non esclude che la prova che si voleva dare con quel documento possa essere fornita in altro modo, il professionista in questione potrebbe probabilmente, a prescindere dalla lettera di incarico, provare agevolmente di aver comunque espletato l'attività per la quale chiede il pagamento in data anteriore alla dichiarazione di fallimento e sarebbe inverosimile che avesse espletato tale attività su sua iniziatica senza il conferimento di un incarico. Questo discorso serve a dire che se dalla documentazione di cui dispone le risulta che l'attività professionale è stata svolta, piuttosto che escludere il credito per mancanza di data certa del documento su cui si fonda, con una eccezione che potrebbe essere facilmente superata, conviene ammetterlo, con la collocazione privilegiata di cui all'art. 2751 bis n. 2 c.c..
      Quanto al dipendente, si tratta della interpretazione da dare alla domanda, posto che, sulla somma che lei corrisponde al dipendente è tenuto ad effettuare la ritenuta di acconto. A nostro avviso, se avesse richiesto la somma indicata, più rivalutazione ed interessi, senza alcuna specificazione se al netto o al lordo, lei (rectius, lei come proposta nel progetto di stato passivo e il giudice in sede di decisione) non avrebbe potuto superare il livello indicato senza andare ultra petitum; ma proprio il fatto che il dipendente abbia indicato che la somma da lui richiesta è al netto, le consente di ammetterlo al lordo, calcolando la ritenuta da effettuare, in modo che al lavoratore sia poi corrisposto al netto effettivamente la somma richiesta.
      Zucchetti SG srl
      • Lorenzo Lorini

        Firenze
        19/10/2021 08:06

        RE: RE: Insinuazioni al passivo professionista e lavoratori dipendenti

        Vi ringrazio per il cortese riscontro e per la Vs. consueta competenza, il mio sollecito era solo in relazione all'approssimarsi del termine per il deposito del progetto di Stato Passivo.
        Grazie ancora e buon lavoro.