Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - PASSIVO E RIVENDICHE

Insinuazioni dipendenti

  • Mauro Pozzi

    Faenza (RA)
    19/05/2025 18:56

    Insinuazioni dipendenti

    In una liquidazione giudiziale alcuni lavoratori dipendenti si sono insinuati con la Pec chiedendo semplicemente la somma dele buste paga nette senza specificare per retribuzione, TFR e senza chiedere il privilegio previsto per il lavoro dipendente. Le somme richieste sono indicate al netto di imposte e contributi. Non è stata indicata la data di assuzione e di licenziamento.
    Sono state allegate le sole buste paga.
    Mi chiedo se questo domande sono irregolari in quanto le somme richeste non vanno bene, o possono essere ammesse come richiesto (al netto delle ritenute fiscali) al chirografo, non essendo richiesto alcun privilegio. In alternativa il curatore si deve preoccupare di fare il calcoli esatti (sempre che si possibile) e ammettere i crediti in privilegio.?
    Grazie
    Mauro Pozzi Faenza
    • Zucchetti Software Giuridico srl

      Vicenza
      21/05/2025 18:57

      RE: Insinuazioni dipendenti

      Per quanto riguarda il credito l'ammissione dipende dal fatto che lei riesca, sulla base della documentazione prodotta e di quella da lei reperita, a determinare la fondatezza degli importi richiesti, anche se questa operazione richiede qualche calcolo, purchè non sia complesso dato che comunque l'onere della prova compete al creditore che si insinua. In particole è importante che si riescano a ricostruire le singole voci del credito dato che queste, sebbene unificate nella previsione dell'art. 2751 bis n. 1 c.c., sono assoggettate a trattamento diverso in caso di applicazione della collocazione sussidiaria sugli immobili ex art. 2776 c.c. e sono soggette a distinte anticipazioni da parte dell'Inps che comprendono l'intero TFR ma solo le ultime tre mensilità maturate nell'ultimo anno.
      Sarebbe opportuno, se il tempo lo consente, chiedere chiarimenti ai creditori in modo da avere una domanda più completa ed evitare una esclusione che probabilmente andrebbe modificata in sede di opposizione.
      Quanto al privilegio, non è necessario per la concessione che sia espressamente chiesto o che sia indicata la norma di riferimento, essendo sufficiente che sia indicata la causa, che è la ragione che a norma dell'art. 2745 c.c. giustifica il privilegio. Pertanto, se nel caso i creditori in questione hanno specificato, come pare di capire sia avvenuto, che i loro crediti nascono da rapporto di lavoro, tanto è sufficiente perché il credito riconosciuto sia collocato in privilegio.
      Zucchetti SG Srl