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Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - PASSIVO E RIVENDICHE
TARI E NOTIFICA
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Silvia Pecora Polese
Salerno15/05/2023 22:55TARI E NOTIFICA
In riferimento ad ingiunzione di pagamento che stò esaminando, chiedo il Vostro supporto per la seguente situazione
Il fallito varia la sua residenza nel 2012 dal comune A al comune B .
il sollecito notifica Tari, per un abitazione posta nel comune A , anno imposta 2014 viene notificato dal comune A il 29.10.2019 con deposito presso la casa comunale del comune B (presso il quale il fallito ha regolare residenza ) con art 140 cpc segue regolare raccomandata del depostito presso la residenza del fallito ovvero nel comune B .
Il comune A affida la riscossione dei tributi a società privata che provvede a notificare TARI 2015 in data 21.01.2021 presso la vecchia residenza del fallito supponendo la compiuta giacenza ufficio postale
Chiedo in merito alla regolarità dell' avviso tari 2015, non doveva essere notificato all'indirizzo della residenza corrente ovvero comune B come anche fatto correttamente dal comune per anno 2014?
Chiedo anche la regolarità (considerando sospensione Covid) dei tempi di notifica TARI 2015 all' , indirizzo errato in data 21.01.2021
grazie
spp-
Stefano Andreani - Firenze
Luca Corvi - Como22/05/2023 10:49RE: TARI E NOTIFICA
La notifica fatta alla residenza errata non è correttamente perfezionata, pertanto il credito è a nostro avviso prescritto, perché la sospensione Covid non porta certo i termini di prescrizione fino al 2023. -
Silvia Pecora Polese
Salerno22/05/2023 23:44RE: RE: TARI E NOTIFICA
Gentilissimi
ringraziando per la risposta vi chiedo nello specifico la normativa in merito, in relazione ai tempi di notifica in cosiderazione della sospensione covid, (notificata TARI 2015 in data 21.01.2021) cosi da poter valutare ulteriori casi.
inoltre vi chiedo oltre alla prescizione del credito per la mancata notifica entro i termini se è eccepibile anche il mancato perfezionamento in quanto notificata all'indirizzo errato, in riferimento a questa ulteriore eccezione vi chiedo la normativa di riferimento
grazie
spp-
Stefano Andreani - Firenze
Luca Corvi - Como26/05/2023 17:58RE: RE: RE: TARI E NOTIFICA
Relativamente alla prima domanda, non ci è chiaro quali siano gli "ulteriori casi": si tratta sempre di tributi locali? si tratta sempre di notifiche effettuate al domicilio errato?
Per non affrontare fattispecie diverse da quelle di interesse, chiediamo quindi ulteriori precisazioni.
Per quanto riguarda la seconda domanda:
- l'art. 26 del D.P.R. 602/73, titolato "Notificazione della cartella di pagamento", non indica il luogo per le notifiche e al sesto comma stabilisce che "Per quanto non è regolato dal presente articolo si applicano le disposizioni dell'art. 60 del predetto decreto" [D.P.R. 600/73, n.d.a.]
- il richiamato art. 60 del D.P.R. 600/73 al primo comma, lett. "c", stabilisce che "salvo il caso di consegna dell'atto o dell'avviso in mani proprie, la notificazione deve essere fatta nel domicilio fiscale del destinatario"
- l'art. 58 del medesimo D.P.R. 600/73, titolato "Domicilio fiscale" al secondo comma, primo periodo, stabilisce che "Le persone fisiche residenti nel territorio dello Stato hanno il domicilio fiscale nel comune nella cui anagrafe sono iscritte".-
Silvia Pecora Polese
Salerno26/05/2023 19:56RE: RE: RE: RE: TARI E NOTIFICA
Vi ringrazio per la risposta , la valutazione riguarda alcune notifiche fatte da Agenzie riscossione per vari tributi e tasse
Vi chiedo inoltre ulteriori delucidazioni in merito ai termini di notifica per i tributi locali anche in virtù della sospensione Covid .
grazie
spp-
Silvia Pecora Polese
Salerno26/05/2023 19:59RE: RE: RE: RE: RE: TARI E NOTIFICA
chiedo scusa aggiungo alla domanda appena fatta in merito alla richiesta di ulteriori spiegazioni e normativa circa i tempi di notifica periodo Covid,
in paticolare la Tari 2015 entro quando doveva essere notificata,? la società di riscossione ha inviato la notifica il 21.01.2021,
grazie
spp-
Stefano Andreani - Firenze
Luca Corvi - Como31/05/2023 00:24RE: RE: RE: RE: RE: RE: TARI E NOTIFICA
Per quanto riguarda le cartelle relative a tributi erariali, si applica l'art. 137, comma 3, del D.L. 34/2020 ("Decreto Rilancio"):
"I termini di decadenza per la notificazione delle cartelle di pagamento previsti dall'articolo 25, comma 1, lettere a) e b), del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, sono prorogati di quattordici mesi relativamente:
a) alle dichiarazioni presentate nell'anno 2018, per le somme che risultano dovute a seguito dell'attività di liquidazione prevista dagli articoli 36-bis del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e 54-bis del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633;
b) alle dichiarazioni dei sostituti d'imposta presentate nell'anno 2017, per le somme che risultano dovute ai sensi degli articoli 19 e 20 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917;
c) alle dichiarazioni presentate negli anni 2017 e 2018, per le somme che risultano dovute a seguito dell'attivita' di controllo formale prevista dall'articolo 36-ter del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600".
Per quanto invece riguarda i tributi locali, va considerata l'esimente dettata dal successivo comma 7-bis, che precisa: "Le disposizioni contenute nel presente articolo non si applicano alle entrate degli enti territoriali".
Per essi opera quindi l'art. 67, comma 1, del D.L. 18/2020 (Cura Italia), il quale stabilisce che "Sono sospesi dall'8 marzo al 31 maggio 2020 i termini relativi alle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso, da parte degli uffici degli enti impositori ...".
Per quanto riguarda i tributi locali e in particolare la TARI, ricordiamo che la regola generale è quella stabilita dall'art. 1, comma 161, della legge n. 296/2006: "Gli avvisi di accertamento in rettifica e d'ufficio devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati".
Per il calcolo del quinquennio sono quindi diversi i termini iniziali:
- se si tratta di omesso o carente versamento, i cinque anni decorrono dall'anno successivo (omesso versamento 2015, termine 31/12/2020)
- se si tratta invece di una dichiarazione, i cinque anni decorrono dal secondo anno successivo (violazione relativa al 2015, dichiarazione dovuta nel 2016, termine per l'accertamento 31/12/2021).
Nel caso specifico da ultimo richiamato, trattandosi di un omesso versamento del 2015:
- se non vi era obbligo dichiarativo, il termine per l'accertamento (tenuto conto della proroga di cui al citato art. 67) scadeva il 26/3/2021
- se vi era obbligo dichiarativo, il termine per l'accertamento scadeva il 26/3/2022.
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