Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - VARIE

Ordinanza ingiunzione DTL

  • Gianluca Bosotto

    Torino
    27/01/2023 14:53

    Ordinanza ingiunzione DTL

    Buongiorno,
    innanzitutto mi complimento per i contenuti del forum, come sempre validissimo punto di riferimento per i professionisti.
    La vicenda su cui vorrei la vostra opinione è la seguente.
    Procedura di l.c.a., di cui sono Commissario liquidatore, aperta con decreto di marzo 2020.
    Precedentemente la cooperativa era stata sottoposta a gestione commissariale governativa durante l'anno 2019.
    In data 08.07.2021 (pertanto a procedura già in corso) viene notificata alla cooperativa ordinanza ingiunzione in solido da parte della DTL competente, per non avere il Commissario governativo - allorquando in carica - denunciato la variazione dei dati aziendali entro il trentesimo giorno (art. 12, 4° comma T.U. 1124/1965). L'ordinanza è notificata, altresì, al Commissario governativo.
    Viene scritto: "il Commissario governativo, quale responsabile, non ha provveduto a sanare la violazione accertata e contestata con diffida emessa con atto del 14.05.2019, notificato a mezzo posta al responsabile in data 23.05.2019 ed alla Società, obbligata solidale, in data 14.05.2019" (episodi tutti, pertanto, ante procedura).
    Fin qui la cronistoria.
    All'epoca il Commissario governativo aveva comunicato allo scrivente che avrebbe provveduto a corrispondere egli la sanzione.
    Recentemente, AdE Riscossione notifica alla cooperativa cartella di pagamento con carico a ruolo di cui all'ordinanza ingiunzione citata.
    Oltre alla considerazione preliminare che la cartella ovviamente non può valere come istanza di insinuazione al passivo, dovendo l'agente della riscossione tutt'al più formulare apposita domanda, ritengo che detti importi - a prescindere dalla data dell'ordinanza ingiunzione (08.07.2021, ricordo in corso di procedura) - non siano in ogni caso debito prededucibile della massa poiché il fatto genetico è oggettivamente antecedente.
    Non mi sembra che a nulla possa rilevare il momento in cui l'ingiunzione è disposta.
    Può essere condivisibile tale impostazione?

    Altra questione.
    Se è debito del fallito generato da chi aveva la responsabilità precedente (il Commissario governativo), potrei al massimo tentare con quest'ultimo il recupero del credito laddove AdE Riscossione si insinuasse per la descritta causale.
    Ove ciò non avvenisse tenderei fondamentalmente a lasciare stare.
    Ringrazio per il confronto.

    Avv. Gianluca Bosotto
    • Zucchetti SG

      Vicenza
      30/01/2023 18:30

      RE: Ordinanza ingiunzione DTL

      La gestione commissariale, a differenza di altre misure che tendono a cancellare la cooperativa, come lo scioglimento, la cancellazione dall'albo o la liquidazione coatta, è una forma di sanzione "lieve" che ha un effetto conservativo nei confronti della cooperativa commissariata, in quanto tende, proprio quando non ricorrono i requisiti per lo scioglimento amministrativo di cui all'art. 2545 septiesdecies, in caso di irregolare funzionamento della società cooperativa, ad affidare, con provvedimento dell'autorità di vigilanza, al posto degli amministratori e sindaci che vengono revocati, "la gestione della società a un commissario, determinando i poteri e la durata, al fine di sanare le irregolarità riscontrate e, nel caso di crisi o insolvenza, autorizzarlo a domandare l'accesso a una delle procedure regolatrici previste nel codice della crisi e dell'insolvenza" (art. 2545 sexiesdecies) . Tale gestione non configura, quindi, una procedura concorsuale, né giudiziaria né amministrativa, sicchè i crediti che trovano la loro fonte genetica in tale gestione sono da considerare concorsuali rispetto alla successiva liquidazione coatta.
      Nel caso, quindi, come giustamente da lei prospettato, risalendo il fatto genetico della somma ingiunta ad un momento antecedente l'apertura della liquidazione coatta, il credito relativo ha natura concorsuale.
      Se si trattasse di un fallimento le sue ulteriori considerazioni circa la necessità della presentazione di una domanda di insinuazione per partecipare al concorso sarebbero ineccepibili, ma nel caso la procedura aperta è quella di liquidazione coatta amministrativa, ove, a norma dell'art. 207 l. fall. è il commissario che comunica ai creditori, a mezzo Pec "le somme risultanti a credito di ciascuno secondo le scritture contabili e i documenti dell'impresa" e "entro quindici giorni dal ricevimento della comunicazione i creditori … possono far pervenire al commissario mediante posta elettronica certificata le loro osservazioni o istanze"; e, precisa l'art. 208, in caso di mancata comunicazione, i creditori "possono chiedere mediante raccomandata, entro sessanta giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del provvedimento di liquidazione, il riconoscimento dei propri crediti e la restituzione dei loro beni, comunicando l'indirizzo di posta elettronica certificata". Dopo di che, nel termine indicato dall'art. 209, "il commissario forma l'elenco dei crediti ammessi o respinti e delle domande indicate nel secondo comma dell'articolo 207 accolte o respinte, e lo deposita nella cancelleria del luogo dove l'impresa ha la sede principale" e trasmette detto elenco ai crediti ammessi o respinti e a coloro la cui pretesa non sia in tutto o in parte ammessa. In sostanza la liquidazione coatta amministrativa, essendo un procedimento avente natura amministrativa, non è soggetta al principio dispositivo della domanda e, infatti, con il deposito in cancelleria, lo stato passivo formato dal commissario liquidatore non acquista carattere giurisdizionale, ma assolve ad una mera funzione di pubblicità e segna il momento a partire dal quale può aprirsi una fase giurisdizionale in caso di proposizione di uno dei ricorsi previsti dall'art. 209 l.fall..
      Ne discende che nel caso lei può egualmente prendere in considerazione la richiesta di pagamento dell'AER ed ammettere o escludere il credito azionato, di cui la cooperativa risponde in via solidale. Trattandosi di debito personale del commissario governativo in quanto sanzione a lui comminata per suo inadempimento e di cui la cooperativa risponde appunto in solido, questa, nei rapporti interni, una volta adempiuto, piò rivalersi dell'esborso sostenuto nei confronti del commissario che è l'obbligato principale.
      Zucchetti SG srl
      • Gianluca Bosotto

        Torino
        30/01/2023 19:05

        RE: RE: Ordinanza ingiunzione DTL

        Ringrazio innanzitutto per la preziosa risposta.
        Considerato che la procedura non adempirebbe mai rispetto alla somma ingiunta, se non eventualmente con moneta fallimentare qualora il Commissario liquidatore decidesse di ammettere officiosamente il credito a prescindere da una domanda di ammissione, poiché non assistita da alcun privilegio (la liquidità disponibile coprirà oltre alle prededucibili credo solo l'ante 1° grado generale), sarei dell'idea - in questo caso - di "rimanere immobile", tanto nei confronti di AdE riscossione che del commissario governativo.
        Mi sembra più plausibile difatti che l'agente della riscossione si muoverà verso quest'ultimo...

        Colgo l'occasione per porgere un ulteriore questito, che, considerata la vicenda, mi ha fatto sorgere un dubbio.
        La norma violata prevede come soggetto agente il "datore di lavoro", e dalla definizione prevista nel T.U. 1124/1965 dovrebbe essere oggettivamente univoco che non può rientrarvi nessuna delle figure di qualsivoglia procedura concorsuale (fallimento, o l.c.a. che sia, ecc...).
        In tutte le l.c.a. che ho gestito non ho mai ritenuto di dover ottemperare a questo obbligo, reputo correttamente: devo dire infatti che mai nessuna contestazione mi è stata mossa.
        Ho invece qualche perplessità se l'aggiornamento dell'anagrafica debba essere comunicato al R.e.n. / motorizzazione civile per le società che operano nel trasporto su strada (ho una procedura aperta relativa ad una cooperativa che effettuava trasporto conto terzi).
        Posso chiedere la vostra opinione al riguardo?
        Grazie.

        Avv. Gianluca Bosotto
        • Zucchetti SG

          Vicenza
          01/02/2023 20:00

          RE: RE: RE: Ordinanza ingiunzione DTL

          Non ci siamo posti il problema che ora lei prospetta perché non era oggetto della domanda ed effettivamente, il quarto comma dell'art. 12 del DPR 30.6.1965, n. 1124, che sarebbe la norma violata, dispone che " il datore di lavoro deve pure provvedere alla denuncia delle variazioni riguardanti l'individuazione del titolare dell'azienda, il domicilio e la residenza di esso, nonché la sede dell'azienda, entro trenta giorni da quello nel quale le variazioni si sono verificate". Tale norma fa parte del TU sugli infortuni sul lavoro per cui riteniamo che i riferimenti al datore di lavoro sono da intendere estesi a tutti i casi in cui è prevista come obbligatoria l'assicurazione per infortuni sul lavoro in favore di soggetti che operano per altri, anche se non esiste un vero e proprio rapporto di lavoro subordinato. Ad ogni modo si tratta di una questione estremamente specialistica, che fuoriesce dalla competenza della nostra equipe di consulenti, per cui solo un esperto della materia specifica accennata potrebbe essere più preciso.
          Zucchetti SG srl