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Forum PROCEDURE EX CCII - LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE
Riconoscimento di crediti da superbonus edilizia (c.d. 110%)
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Marcello Cosentino
Portogruaro (VE)14/05/2025 19:21Riconoscimento di crediti da superbonus edilizia (c.d. 110%)
Buona sera,
premetto di essere assolutamente ignorante sul tema "crediti da super bonus edilizio" e mi scuso sin d'ora se i due quesiti che pongo risulteranno imprecisi o addirittura ridicoli !
Sono stato nominato curatore di una SRL che installava impianti fotovoltaici ottenendo, dopo aver perfezionato la richiesta all'Ag. Entrate, il riconoscimento di crediti fiscali che poi cedeva regolarmente a terzi.
Un professionista che collaborava con la SRL asseverando i lavori eseguiti, mi ha informato che vi sarebbero ancora pratiche da trasmettere all'A.E. previa asseverazione di un commercialista (unico documento che mancherebbe) ottenendo quindi il riconoscimento dei relativi crediti sul cassetto fiscale della SRL.
Prima domanda :Ammesso che la documentazione sia completa, sarebbe possibile ottenere il riconoscimento di detti crediti per la SRL rappresentata dal Curatore?
Se la risposta fosse affermativa, i crediti de quo sarebbero maturati durante il periodo pre-concorsuale ancorché riconosciuti in corso di procedura.
Per tale motivo sono portato a ritenere che l'Ag. Entrate, ammessa al passivo per un importo rilevante, non potrebbe mai consentire la loro cessione perché il CCI , come la vecchia lf, prevede la compensazione di crediti e debiti sorti ante procedura.
Seconda domanda: è corretto quanto appena affermato?
Grazie mille per l'aiuto.
Cordialità
MC-
Stefano Andreani - Firenze
Luca Corvi - Como22/05/2025 09:26RE: Riconoscimento di crediti da superbonus edilizia (c.d. 110%)
La risposta è positiva a entrambe le domande:
- completando la procedura è possibile ottenere il credito d'imposta
- se vi sono debiti erariali di importo maggiore, tale credito si compenserà integralmente con essi, ex art. 155 CCII.
Suggeriamo di valutare comunque l'opportunità di completare le pratiche e trasmettere le pratiche, dato che:
- da un lato, l'operazione ha costi che non verrebbero recuperati
- ma dall'altro, acquisendo i crediti diminuisce il debito verso l'Agenzia delle Entrate, a vantaggio dei creditori con grado di privilegio uguale o inferiore.
I quesiti non erano né imprecisi né, sopratutto, ridicoli ...-
Marcello Cosentino
Portogruaro (VE)22/05/2025 10:06RE: RE: Riconoscimento di crediti da superbonus edilizia (c.d. 110%)
Ringrazio per la confortante risposta e ne approfitto per approfondire la questione.
Supponiamo che alla data di apertura della procedura i crediti vantati da Ag. Entrate riscossione (poi ammessi al passivo "salvo eventuali compensazioni") ammontino a 100 mila euro mentre i crediti ""ex 110%"" risultanti dal cassetto fiscale della società in LG siano pari ad 80 mila euro.
In tal caso la scelta di completare la richiesta di riconoscimento del credito sarebbe conveniente solo se, al netto delle spese necessarie per ottenerlo, il credito sarebbe almeno pari di 21.000 euro cifra che permetterebbe di "pareggiare" crediti e debiti con l'Agenzia e di recuperare 1.000 euro quale maggior credito.
A questo punto il Curatore sarebbe libero di utilizzare il credito di 1.000 in compensazione con eventuali tributi a debito della procedura ovvero cedere il credito ad una finanziaria.
E' corretto il mio ragionamento?
Secondo Voi come si dovrebbe procedere con la compensazione con l'Agenzia che - di fatto - modificherebbe lo stato passivo?
Ancora grazie, cordiali saluti
MC-
Stefano Andreani - Firenze
Luca Corvi - Como22/05/2025 17:27RE: RE: RE: Riconoscimento di crediti da superbonus edilizia (c.d. 110%)
Il ragionamento esposto nella prima parte del quesito è corretto anzi, se quelli fossero i numeri, completare la "procedura 110%" sarebbe un preciso dovere del Curatore, atteso che è suo compito massimizzare l'attivo (tralasciando le considerazioni connesse a un altro dei suoi doveri, quello di celerità: la valutazione dovrà tener conto anche dell'eventualità che tale procedura richiedesse di tener aperta la liquidazione giudiziale per un tempo eccessivo, ma non allarghiamo troppo il discorso).
Ma ciò che intendevamo nell'ultima parte del precedente intervento è qualcosa di più complesso.
Supponiamo i seguenti numeri:
- attivo realizzato o realizzabile 200.000
- passivo composto da debiti verso dipendenti per 100.000, Agenzia Entrate in privilegio per 100.000, creditori chirografari per 300.000
- crediti d'imposta ottenibili 80.000, con spese da sostenere per 20.000.
Non facendo nulla, verrebbero soddisfatti dipendenti e Agenzia delle Entrate, e nulla residuerebbe per i chirografari.
Completando le pratiche in corso l'attivo disponibile per il riparto non aumenterebbe ma anzi scenderebbe a 180.000, però::
- i dipendenti verrebbero comunque soddisfatti integralmente
- l'Agenzia delle Entrate, il cui credito dopo la compensazione scenderebbe a 20.000, verrebbe soddisfatta integralmente
- e residuerebbero ancora 60.000 per i creditori chirografari, che quindi verrebbero parzialmente soddisfatti.
Per quanto riguarda l'ultimo quesito, non sarà necessario metter mano al passivo: dei crediti in compensazione si terrà conto in sede di riparto finale.
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