Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - LA LEGGE FALLIMENTARE

Compenso precedente Curatore deceduto, liquidato agli eredi, quale documento?

  • Francesco Russotto

    Prato
    09/05/2024 09:54

    Compenso precedente Curatore deceduto, liquidato agli eredi, quale documento?

    In un Fallimento chiuso in pendenza di giudizi, il precedente Curatore è deceduto e il sottoscritto è subentrato.
    Nei fallimenti, al momento del decesso, non vi era disponibilità e pertanto il Curatore non aveva percepito compensi.
    Dopo il subentro del sottoscritto, alcune cause sono terminate (dopo quasi 3 anni) ed anche alcune azioni di recupero sono state efficaci e, avendone le disponibilità, il sottoscritto ha richiesto e ottenuto la liquidazione del compenso per il precedente Curatore deceduto (con P. IVA ovviamente chiusa), in favore degli eredi, sulla base di attivo liquidato e passivo accertato nel suo periodo.
    Mi sono chiesto: quale documento dovranno produrre gli eredi per avere l'incasso di quanto liquidato?

    Ho trovato due risposte AE in merito a questi casi, però opposte:

    1) la Risposta n. 52/2020 "non potendo gli eredi riaprire la partita IVA del de cuius, si ritiene che l'obbligo di fatturazione relativo alla predetta operazione da assoggettare ad iva dovrà essere assolto dal committente (curatore fallimentare)";
    al contrario:

    2) la Risposta n. 785/2021 "in qualità di erede del professionista deceduto, dovrà chiedere la riapertura della partita IVA del de cuius e fatturare le prestazioni dallo stesso effettuate sia nei confronti dei titolari di partita IVA che nei confronti dei clienti non soggetti passivi ai fini IVA."

    Il professionista era nel regime dei forfettari e quindi non ci sarebbe neppure IVA da versare. La Cassa ha dichiarato che tali importi non sono rilevanti per loro. Ai fini dei redditi verranno ovviamente dichiarati dagli eredi pro quota.
    Interpellata la direzione provinciale competente, questa non ha fornito risposte e non ha indicato se e come "riaprire" una Partita IVA cessata (quella vecchia?
    un'altra).

    E' possibile per gli eredi produrre una semplice "ricevuta" (non per prestazione occasionale direi) dell'incasso? E' sufficiente per gli eredi un'autocertificazione di chi sono per ricevere il dovuto? E' necessario davvero riaprire la P. IVA e fatturare? (la risposta 52 dice di no e la 785 di si).

    Caso non facile, vi ringrazio tutti.

    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      17/05/2024 18:43

      RE: Compenso precedente Curatore deceduto, liquidato agli eredi, quale documento?

      In effetti, dopo la risposta 52/2020 che aveva indicato una strada che era subito apparsa ragionevole e praticabile senza eccessivi problemi, la successiva risposta 785/2021 afferma il contrario e mette ovviamente tutti in difficoltà.


      Due cose di tale seconda risposta ci lasciano sinceramente perplessi:

      - il quesito menziona espressamente la precedente risposta 52/2020, e sinceramente ci si chiede perché sia stata fatta la domanda se già si disponeva di una risposta

      - nella risposta tale precedente viene completamente ignorato e, dopo aver ribadito che l'operazione deve essere assoggettata a IVA (com'è da tempo pacifico), si legge semplicemente "Pertanto, nel caso di specie l'istante, in qualità di erede del professionista deceduto, dovrà chiedere la riapertura della partita IVA del de cuius e fatturare le prestazioni dallo stesso effettuate sia nei confronti dei titolari di partita IVA che nei confronti dei clienti non soggetti passivi ai fini IVA". Ciò, senza spiegare perché si contrasta diametralmente con la risposta precedente o comunque fornire alcuna altra spiegazione.


      Tutto ciò premesso, non trattandosi di disposizioni normative e nemmeno giurisprudenziali, delle quali si deve tenere in considerazione la scansione temporale, e non essendo nella seconda risposta affrontato il problema di contrasto con la prima, riteniamo che si possano seguire entrambe la strade:

      - se si vuole essere prudenti, dovrà essere riaperta la partita IVA da parte degli eredi; se l'Agenzia rifiuterà di riaprirla, tale rifiuto "certificherà" la necessità di seguire la procedura descritta nella risposta 52/2020

      - se tale procedura appare eccessivamente macchinosa, riteniamo si possa comunque seguire quella descritta dalla risposta 52/2020, proprio perché siamo in presenza di pareri difformi, e quello successivo non motiva perché si discosta dal primo.
      • Francesco Russotto

        Prato
        20/05/2024 18:57

        RE: RE: Compenso precedente Curatore deceduto, liquidato agli eredi, quale documento?

        Vi ringrazio per il tempo dedicato a rispondermi.
        Purtroppo ho omesso di specificare che il fallimento aveva già chiuso da tempo la Partita IVA.
        Per tale motivo non penso sia possibile emettere un'autofattura in conformità alla risposta 52/2020.
        Mi rimane la risposta 785/2021 ovvero tentare di far riaprire la Partita IVA.
        Secondo voi, in questo caso, potrebbe essere comunque in regime forfettario senza addebito di IVA? (ultimo regime del professionista deceduto).

        Grazie per il confronto costruttivo.
        • Stefano Andreani - Firenze
          Luca Corvi - Como

          21/05/2024 10:33

          RE: RE: RE: Compenso precedente Curatore deceduto, liquidato agli eredi, quale documento?

          Il regime forfetario è il regime naturale per chi possiede, come nel caso in esame, i relativi requisiti di legge, quindi riteniamo che sia senz'altro quello, il regime applicabile.