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emissione, registrazione e versamento IVA delle fatture attive emesse entro i 4 mesi dall'apertura della LCA

  • Francesco Cappello

    ALBA (CN)
    22/02/2021 16:40

    emissione, registrazione e versamento IVA delle fatture attive emesse entro i 4 mesi dall'apertura della LCA

    Gent.mi,
    sottopongo alla vostra attenzione il seguente quesito.
    Liquidazione coatta amministrativa dichiarata a fine dicembre 2017
    Entro i 4 mesi dalla dichiarazione di LCA, principalmente nel mese di febbraio 2018, sono state emesse delle fatture di vendita dalla procedura di LCA datate febbraio 2018 e registrate nei registri IVA del mese di febbraio 2018 ma relative ad attività svolta nel periodo ante fallimento.
    La relativa IVA non è stata versata perché considerata IVA ante fallimento e perché non incassata.
    Essendo state registrate tali operazioni nel 2018 non sono state indicate né nella dichiarazione 74 bis né nella dichiarazione IVA dell'anno del fallimento (2017).
    Al contrario sono state indicate nella dichiarazione IVA del 2018 nel rigo VE 22. Nella stessa dichiarazione IVA, per non versare l'IVA relative alle fatture emesse a febbraio e relative al periodo ante LCA, è stata fatta una variazione con segno meno al rigo VE25. In questo modo per il 2018 non è stata versata l'IVA relativa alle fatture del periodo ante fallimento.
    In questo modo però l'Agenzia Entrate non è venuta a conoscenza del reale importo dell'IVA a credito per cui doveva insinuarsi.
    Per completezza di informazione si precisa che una parte delle fatture emesse è stata incassata mentre la maggior parte non verrà incassata.
    Dato che potrebbe verificarsi l'ipotesi di riuscire a pagare anche l'IVA si chiede quale comportamento sarebbe opportuno tenere per meglio definire la situazione:
    1) Versare la sola IVA relative alle fatture incassate;
    2) Rifare la dichiarazione IVA dell'anno 2017 ed aumentare il debito IVA relativo al periodo ante fallimento aumentandolo dell'IVA relativo alle fatture emesse nei primi mesi del 2018 e comunicare all'agenzia entrate/riscossione del nuovo importo per il quale si dovrebbero insinuare.
    3) Versare l'intera IVA relativa alle fatture emesse.
    Ringrazio e porgo cordiali saluti.
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      28/02/2021 18:06

      RE: emissione, registrazione e versamento IVA delle fatture attive emesse entro i 4 mesi dall'apertura della LCA

      Non ci è chiaro il motivo per cui siano state emesse le fatture di vendita a febbraio 2018 senza essere incassate:

      - se si trattava di cessione di beni, le fatture non erano state emesse dalla società in bonis, i termini erano scaduti e quindi non si comprende perché siano state emesse in corso di procedura

      - se si trattava di prestazione di servizi, ben si sarebbe potuto attendere il pagamento, ed emettere fattura prima di esso è sì consentito ma non ne vediamo il motivo.


      Prendendo comunque atto dell'accaduto per come è stato descritto, preliminarmente non ci convince la soluzione di indicare l'importo dell' "IVA ante" nel rigo VE25, che non è prevista dalla norma e potrebbe essere contestata in sede di verifica.

      Come abbiamo scritto in altri interventi su questo Forum, l'impossibilità di distinguere in dichiarazione IVA ante da IVA post deriva da una carenza della modulistica, che non è compito del curatore o commissario liquidatore sanare: la dichiarazione andrà compilata in base alla registrazione delle fatture, il versamento andrà effettuato relativamente alla sola IVA post, e in caso di controllo si potranno esibire i prospetti esplicativi.


      Tutto ciò premesso, passiamo alle risposte ai quesiti:

      - il fatto che la fattura sia stata o meno pagata, a meno di opzione per il regime di "IVA per cassa", che non ci pare riguardi il caso in esame, è assolutamente irrilevante ai fini della debenza dell'IVA da essa indicata

      - non è assolutamente possibile inserire nella dichiarazione IVA per il 2017 fatture emesse nel 2018

      - l'IVA sulla fatture emesse va versata se, e solo se, è IVA post apertura della procedura

      - il fatto che in casi come quello qui illustrato l'Agenzia delle Entrate non sia messa in condizione di sapere per quale IVA ante deve presentare istanza di ammissione al passivo è ben noto, e allo stato senza soluzione; il curatore ovvero commissario liquidatore non sono tenuti a darne comunicazione, per la quale non esiste, fra l'altro, alcuna possibile forma: l'ipotesi della PEC ci pare da un lato non prevista, dall'altro probabilmente comunque inadeguata.