Forum PROCEDURE EX LEGGE FALL. - RIPARTI

RIPARTO FINALE

  • Andrea Gianolio

    Modena
    10/12/2022 17:25

    RIPARTO FINALE

    Buongiorno,
    una insinuazione al passivo è stata ammessa con iva in privilegio su fattura pro forma (1.000 + 220). In sede di riparto il creditore è passato in regime forfettario, fattura senza iva (1.000). La somma a lui destinata è al 100% quindi 1.220. Domanda: Bisogna bonificare comunque 1.220 o solo 1.000?
    • Stefano Andreani - Firenze
      Luca Corvi - Como

      12/12/2022 17:21

      RE: RIPARTO FINALE

      Dato che oltre alla questione IVA si pone anche quella della ritenuta d'acconto, in caso di riparto a professionisti è indispensabile richiedere, prima della predisposizione del piano di riparto, quale sia la posizione fiscale del percipiente.

      Nel particolare caso esposto nel quesito, suggeriamo di chiedere al creditore di precisare di essere in regime forfetario e pertanto di non avere più titolo per richiedere il pagamento dell'IVA, ancorché ammessa al passivo.

      Ciò consentirà da un lato di non operare la ritenuta d'acconto, dall'altro di considerare tale comunicazione come rinuncia a parte del credito e quindi corrispondere solo 1.000 euro.


      Se invece il piano di riparto è già stato predisposto e approvato con l'intero importo ammesso al passivo, la questione non è di agevole soluzione:

      - da un lato non è possibile effettuare il pagamento di un importo inferiore a quello previsto dal piano e deve quindi essere fatto per 1.220, salvo chiedere la restituzione dell'IVA nel momento in cui la fattura verrà emessa senza applicazione del tributo (e se si tratta di un riparto finale ci si troverà con una somma residua, della quale fare un ulteriore riparto)

      - dall'altro, diventa difficile gestire la questione ritenuta, perché non effettuarla cozza contro il regime ordinario che viene considerato vigente ai fini IVA, ed effettuarla ove non dovuta crea problemi di recupero dell'importo indebitamente trattenuto e versato.
      • Marco Arcari

        NOVA MILANESE (MB)
        16/02/2024 10:01

        RE: RE: RIPARTO FINALE

        Buongiorno, mi accodo a questa discussione in quanto ormai il problema è diventato molto diffuso e con l'innalzamento della soglia dei ricavi che è possibile percepire in tale regime fiscale mi aspetto che lo diventi ancor di più.
        Non ho ancora una soluzione soddisfacente da seguire, ma mi ritrovo a dover decidere per un riparto finale di fallimento due posizioni inserite nello stato passivo con IVA e una posizione di ausiliario di procedura (quindi prededucibile) anch'esso liquidato a dicembre e da gennaio è nel nuovo regime.
        Il punto è che per quanto riguarda gli importi a passivo non credo di poter in alcun modo intervenire, stante l'intangibilità degli stessi fatti salvi i soliti motivi di correzione tra cui la questione fiscale non pare rientrare.
        Per cui per me la soluzione che potrebbe essere più indicata è richiedere la fattura per l'importo inserito al passivo , fatta con le regole del nuove regime (ciò consentirebbe di evitare in nuce la questione della ritenuta). Poi in ipotesi sarebbe anche la soluzione corretta in caso il creditore superi successivamente il valore soglia dei ricavi per decadere dal tale regime.
        Certo è una forzatura, me ne rendo conto, ma cerco di preservare l'intangibilità del passivo come principio di diritto dominante in relazione a tutti gli altri principi concorrenti.
        Altrimenti, in teoria, dovrei chiedere intervento del giudice, ma su che basi? Quali i presupposti? Anche la correzione di errore materiale mi convince poco, non ve ne sono.
        Fose più semplice la questione dell'ausiliario che essendo prededucibile non deve valicare i rigori della condizione giuridica dello stato passivo, per cui in tal caso potrei chiedere semplicemente la rideterminazione del dovuto ma poi il riparto finale approvato mal si concilierebbe con la situazione. Forse dovrei utilizzare gli strumenti del riparto supplettivo, derivante da rinvenienza straordinaria non prevista post riparto finale (ho trovato un solo esempio relativo a riapertura fallimento , ma le soglie ex art. 121 non vengono in questo caso raggunte trattandosi solo di IVA per qualche centinaio di euro) o forse devo prendere a riferimento altro caso di riparto post chiusura (rectius del caso in esame: post riparto finale approvato) quale è la chiusura procedura con causa aperta, in caso di successo dell'azione giudiziaria. Queste ipotesi di soluzione non mi convincono appieno, Insomma tantee domande alle quali spero possiate aggiungere il vostro autorevole parere per aiutare nella ricerca della possibile miglior risposta.Grazie.
        • Stefano Andreani - Firenze
          Luca Corvi - Como

          25/02/2024 14:23

          RE: RE: RE: RIPARTO FINALE

          In primo luogo, riteniamo che il "peccato originale" sia aver inserito nello stato passivo anche l'IVA, che al momento della predisposizione dello stesso non era dovuta, non essendo ancora stata emessa la fattura; più corretta ci pare l'ammissione "oltre IVA al pagamento", che permetterebbe una soluzione immediata al problema che viene posto: siccome al pagamento l'IVA non è dovuta, il problema dell'intangibilità dello stato passivo riteniamo non si porrebbe.

          Ma anche se l'ammissione al passivo è stata effettuata comprensiva di IVA, riteniamo che il principio di intangibilità del passivo non possa certo portare a corrispondere a un creditore più di quanto gli spetti in base all'istanza di ammissione che ha presentato, valutata sia ex ante che ex post accesso al regime forfetario.

          Qualora però si ritenesse tale principio assolutamente insuperabile, senza fare forzature non vediamo altra soluzione che:
          - effettuare un riparto parziale, corrispondendo al creditore l'importo ammesso al passivo, operando su di esso la ritenuta d'acconto e chiarendo nel bonifico bancario il procedimento di calcolo seguito
          - nel momento in cui il creditore emetterà fattura in regime forfetario, chiedergli il rimborso dell'IVA non fatturata
          - ricevuto il rimborso, procedere al riparto finale.

          Rimane il problema della ritenuta operata e versata, ma il creditore la potrà recuperare in sede di dichiarazione dei redditi, quindi il "danno" che egli subisce è irrisorio.


          Corollari:

          a) in sede di certificazione unica il Curatore certificherà quanto ha fatto, ovvero che ha operato e versato la ritenuta; tecnicamente, non indicando nulla ai campi 6 e 7 come avrebbe fatto se non l'avesse operata

          b) se il creditore comunicherà preventivamente ed espressamente la sua situazione di contribuente il regime forfetario, riteniamo che gli si potrà rispondere che per il principio dell'intangibilità dello stato passivo non gli si potrà che corrispondere l'importo IVA compresa, e se vuole non essere assoggettato a ritenuta dovrà anticipare alla procedura l'importo dell'IVA; in tal modo il Curatore potrà pagare quanto ammesso al passivo senza operare la ritenuta e senza rischiare che una volta effettuato il pagamento di imponibile e IVA, l'imposta non venga restituita.